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Aleurodide (Mosca Bianca)

Aleurodide (Mosca Bianca)
Aleurodide (Mosca Bianca)

Gli Aleurodidi – o più comunemente conosciute come Mosche Bianche – sono insetti che appartengono alla famiglia degli Aleyrodoidea e che, a loro volta, appartengono agli Omotteri, una specie molto vasta con oltre 1500 sottospecie viventi.

Somigliano molto alle farfalle e per questo molto spesso vengono identificate come farfalline bianche delle piante oppure semplicemente farfalline bianche, poiché risultano gradevoli nell’aspetto, tanto che potrebbero sembrare delle vere e proprie falene, ma in realtà sono dei parassiti, parenti degli afidi, molto più temuti e pericolosi.

Il loro corpo è lungo circa 2 millimetri, molto morbido e completamente coperto da una sorta di polvere cerosa che dà loro protezione e che è la causa del loro tipico colore bianco crema.

Le larve sono dei piccoli bruchi che si annidano nella parte inferiore delle foglie per nutrirsi della loro linfa.

La temperatura ambientale migliore per la riproduzione si aggira tra i 27-33°C.

Aleurodide (Mosca Bianca), diffusione e origini

Gruppo di Aleurodide su pianta
Gruppo di Aleurodide su pianta

Originaria dell’America Centrale, la mosca bianca si è diffusa in maniera graduale anche nelle regioni temperate e calde del nostro Paese grazie soprattutto alla sua grande capacità di adattarsi ai vari ambienti – resistendo, quindi, anche alle differenti temperature rispetto a quelle dei luoghi di cui è originario, più nell’Italia meridionale rispetto alle regioni del nord – . Nelle zone settentrionali e centrali della nostra penisola infatti, oltre ad essere presenti nelle serre, la loro presenza è attiva generalmente nelle coltivazioni riparate e in alcune condizioni particolari è possibile trovarle anche nei campi coperti.

Questi insetti bianchi possono riuscire a distruggere piante tenere o coriacee e a trasmettere malattie. Non sono insetti facili da debellare ma si possono adottare diversi metodi da applicare durante il corso delle settimane per rallentarne la diffusione.

Il parassita bianco delle piante è un tipo di insetto che vive in colonie e si annida nella parte bassa delle piante oppure nella zona inferiore delle foglie. Una volta sistemato inizia a nutrirsi della linfa ricavata succhiando le nervature con il suo particolare apparato boccale.

Gli Aleurodidi più diffusi in Italia sono i Trialeurodes Vaporiorum, conosciuti come Aleurodidi delle serre, proprio perché i loro ambienti ideali sono luoghi umidi e riparati come possono esserlo anche i piccoli tunnel che si installano negli orti ma anche nelle vere e serre.

Dove si annida e che danni provoca l’Aleurodide (Mosca Bianca)

Le mosche bianche in genere si trovano dietro la parte inferiore delle foglie e si nutrono della loro linfa, provocando ingiallimento e indebolimento della pianta, arrivando addirittura a causare la defogliazione progressiva e l’indebolimento fino alla morte della stessa in caso di attacco massiccio.

Mosche bianche che si nutrono della linfa delle piante
Mosche bianche che si nutrono della linfa delle piante

Gli Aleurodidi, come già detto,  sono insetti che si nutrono succhiando e, in questo modo, possono diffondere anche virus e batteri producendo molta melata e permettendo lo sviluppo dei funghi.

Pur essendo di piccole dimensioni, questi parassiti delle piante sono visibili ad occhio nudo, ma per qualsiasi dubbio basta scuotere la pianta e se si vede una massa di minuscole mosche bianche volare, allora si avrà la certezza della loro presenza.

Quali piante attacca l’Aleurodide  

Gli Aleurodidi sono parassiti che si nutrono di numerose varietà di piante, in particolare la begonia, dalia, surfinia, fucsie e ciclamino, ma si possono trovare facilmente anche su piante di orto e frutteto.

La pianta di pomodori rientra in quelle più colpite in quanto coltivata spessissimo in serra, così come le melanzane, le angurie e molte piante ornamentali tra cui la stella di Natale.

Ma c’è di più, perché esiste una famiglia specifica di Aleurodidi che attacca in maniera particolare gli agrumi e per questo viene identificata come “mosca bianca degli agrumi“.

Durante il periodo invernale, l’Aleurodide si annida tra le foglie degli ortaggi, in particolare tra quelle del cavolo, dove si sente più riparata, per poi allontanarsi con l’arrivo delle temperature miti e fredde.

Quali danni crea Aleurodide (Mosca Bianca)

La lotta contro la mosca bianca, purtroppo, sembra essere abbastanza complicata e paragonabile a quella degli afidi in quanto sembra che diventi rapidamente resistente ai vari principi attivi.

Pianta attaccata dalla Mosca Bianca
Pianta attaccata dalla Mosca Bianca

I danni causati da questo insetto sono:

  1. Le punture: aspirando la linfa dalle piante, le mosche bianche sottraggono anche le reazioni da parte di queste, creando necrosi e disseccamenti fogliari e causando perdita di vitalità, colore e produttività.
  2. Melata: le piante rilasciano una melata adesiva che può contribuire alla formazione di muffa sulle piante; inoltre, questo può essere un ostacolo alla fotosintesi clorofilliana a cui si accompagna lo sviluppo di crittogame e al danneggiamento. Le foglie perdono vigore e appaiono reclinate e macchiate.
  3. Trasmissione di virosi: le mosche bianche, soprattutto sulla pianta del pomodoro, sono vettori di virus, ecco perché questo insetto infestante rappresenta un problema piuttosto frequente.

Come prevenire l’attacco delle Mosche Bianche?

Come prevenire l'attacco delle Mosche Bianche
Come prevenire l’attacco delle Mosche Bianche

Si raccomanda di tenere la temperatura del giardino indoor o della serra sotto i 27°C per ostacolare la riproduzione della Mosca Bianca, inoltre occorre pulire le piante con sapone vegetale alla citronella. Utilizzare un filtro antipolvere nella condotta dell’aria in entrata può impedire alle mosche bianche di entrarvi.

Altre strategie da poter utilizzare per la prevenzione e la lotta a questo insetto possono essere:

  • Acquistare piante solo da rivenditori seri e professionali che facciano lotta preventiva
  • Proteggere le piante durante il passaggio dal vivaio alla serra o area di coltivazione tramite apposite retine a maglie molto fini in grado di evitare il passaggio anche degli insetti più piccoli
  • Anche il luogo in cui si coltiva deve essere ben protetto e isolato dall’esterno con appositi retini
  • E’ molto importante il monitoraggio periodico delle piante infestanti, soprattutto nelle aree vicine alle piante che si vogliono proteggere
  • Utilizzare delle piante cromotropiche gialle e sistemarle a circa 10 cm di distanza dalle piante in modo tale che le Mosche Bianche possano restare intrappolate
  • Effettuare un trattamento preventivo con olio di soia e olio di lino per pulire, proteggere e rinforzare le piante

 

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