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Impianto di terra

Le argomentazioni concernenti la sicurezza regolamentate da leggi in materia di impianti (LEGGE 46/90, DPR 447/91 e DM 37/08) stabiliscono condizioni obbligatorie di cui l’ELETTRICISTA deve tenere conto quando progetta, realizza e/o adegua un impianto elettrico.

L’ impianto di terra in collaborazione con l’interruttore differenziale ed appropriati collegamenti equipotenziali sono le componenti maggiormente impiegate per ottenere il massimo risultato di sicurezza e di protezione.

La sicurezza e la protezione possono essere concepite conoscendo il funzionamento dell’ impianto di terra che infatti prevalentemente serve per:

  • Proteggere dai contatti indiretti: se una "massa" (un elettrodomestico come lavatrice, forno e/o macchina utensile di cantiere come betoniera, sega circolare) perde il suo "isolamento principale" allora si possono prendere delle scosse elettriche quando si tocca la struttura della massa stessa. E’ per proteggersi da questa probabile circostanza che si deve realizzare un impianto di terra il quale scarica la corrente in dispersione a terra rendendola innocua (non folgorante) in caso di contatto con la massa.  
  • Consentire l’attivazione dell’interruttore differenziale se ci dovesse essere una dispersione, "guasto a terra": l’ ELETTRICISTA quando assembla un quadro elettrico pone l’interruttore differenziale "a monte" di tutti gli altri interruttori del quadro perchè esso ha la funzione di verificare che fra la corrente che esce (positiva) e quella che entra (neutra) non ci sia alcuna differenza altrimenti scatta per proteggere dalle dispersioni. Quando l’interruttore bipolare differenziale scatta significa che la corrente uscita col conduttore di fase prima di rientrare attraverso il conduttore neutro si è dispersa in qualche modo. La dispersione può essere la conseguenza di assorbimento di corrente anche da parte di una persona per contatto diretto, si dice che prende una scossa elettrica (per questo l’interruttore differenziale è chiamato in gergo salva vita), oppure la corrente viene assorbita dall’ impianto di terra perchè un elettrodomestico ha perso il suo isolamento (si dice che la massa scarica a terra).
  • Un impianto di terra è anche utile per disperdere le scariche elettriche atmosferiche (fulmini).
  • Rende sicure le masse metalliche con potere di conduzione (tubazione dell’acqua, del gas, della termoidraulica) attraverso i collegamenti equipotenziali.

Gli elementi principali che compongono un buon impianto di terra sono:

  • Dispersore. Tipo artificiale o intenzionale costituito da un paletto di ferro zincato o ramato con relativo morsetto per la connessione del conduttore di terra. Tipo naturale o di fatto formato dai ferri di armatura del cemento armato di fondazione di un edificio collegati tra loro tramite saldatura ad una piattina di ferro zincato e/o da una treccia nuda di rame. Queste a loro volta sono poi connessi al conduttore di terra.
  • Conduttore di terra. Spesso per la sua collaborazione disperdente se interrata, non ha una guaina isolante e può essere formata da una piattina di ferro zincato e/o da una treccia nuda di rame che collega il dispersore col nodo principale di terra.
  • Collettore o nodo principale di terra. Preferibilmente è una piattina di rame con una morsettiera predisposta per tutte le connessioni sia dei conduttori di protezione sia dei collegamenti equipotenziali a sua volta collegato al conduttore di terra.
  • Conduttore di protezione. E’ il tipico filo di rame con guaina isolante giallo-verde collegato al centro della morsettiera della presa elettrica ed è a disposizione di tutti gli utilizzatori anche fissi.
  • Collegamento equipotenziale. Tipo principale, è il conduttore giallo-verde che collega le masse metalliche (allacciamento idraulico e gas) provenienti dall’esterno da parte degli Enti erogatori col nodo principale di terra. Tipo secondario o supplementare è il conduttore giallo-verde che collega le masse metalliche (impianto idraulico, del gas e di riscaldamento) interne all’appartamento col nodo principale di terra.

Quali sono i problemi derivanti dall’impianto di terra? Quali sono le soluzioni ai problemi?

Nonostante siano trascorsi diversi anni da che la legge prevede l’obbligatorietà della realizzazione di un idoneo impianto di terra esso in alcune aree condominiali non è stato ancora realizzato. La soluzione a questo problema è farsi parte diligente nei confronti dell’amministrazione condominiale e richiedere ufficialmente che l’adeguamento venga effettuato da un ELETTRICISTA che abbia i giusti requisiti così da consentire a tutti i condomini di collegarsi ad un idoneo impianto di dispersione. Anche i singoli condomini dovrebbero adeguare il loro impianto elettrico installando un interruttore differenziale nel proprio quadro elettrico anziché collegarsi maldestramente sulle masse metalliche dell’appartamento (impianto idraulico, del gas e/o di riscaldamento) così da garantire l’incolumità fisica dei propri familiari e di altri che usufruiscono delle infrastrutture del condominio. Quando si deve adeguare un impianto di terra influiscono i problemi relativi alla collocazione degli elementi principali che compongono l’impianto stesso. Un preventivo sopralluogo da parte di un esperto ELETTRICISTA sarà utile per individuare gli ambienti dove passare con i conduttori di terra, le aree dove piantare i dispersori. L’ELETTRICISTA saprà anche dare appropriati consigli in merito alla scelta dei materiali per far fronte al problema della corrosione elettrochimica che attacca l’ impianto di terra

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