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I virus sono organismi microscopici, presenti in tutti gli ambienti ove siano presenti esseri viventi o vegetali; i virus vivono sia all’interno di organismi viventi sia su di essi ed hanno una grande capacità di adattamento ambientale. Presentano una struttura biologica semplice, sono formati da un capside ( rivestimento proteico che protegge l’acido ribonucleico) e da un filamento di acido ribonucleico o RNA, hanno una forma simile a un poliedro o un piccolo bastoncino, la loro dimensione va dai 200 ai 2.000 nanometri.

La loro scoperta risale al 1899, attualmente se ne conoscono più di 5.000 diverse tipologie, dalle innumerevoli differenze e caratteristiche, tali da creare notevoli difficoltà di classificazione.

I virus, essendo organismi incapaci di riprodursi in modo autonomo per mancanza di acido nucleico, devono introdursi nelle cellule di altri organismi viventi, in questo modo, ne compromettono le funzioni dando alle cellule dell’ospite, informazioni che inducono a duplicare il virus, tanto che, dopo poco tempo, la pianta inizia a produrre particelle virali alterando la crescita della stessa, se non addirittura facendola morire; la radice del nome virus “vis” deriva dal latino e significa veleno.

Trasmissione dei virus: anche nel caso dei virus, la trasmissione e propagazione avviene per mezzo di:

Sintomatologia:le virosi non hanno una sintomatologia costante e distinta, virus diversi producono effetti simili oppure, lo stesso virus si manifesta dando sintomatologie diverse  a volte trattasi di infezioni latenti che non producono sintomi visibili sulla pianta ospite. Per i virus, le condizioni climatiche sono determinanti quindi temperatura, umidità, esposizione alla luce, la stessa composizione del terreno, la specie vegetale, periodo di infezione.

Altro aspetto importante è la somiglianza dei sintomi provocati dai virus con quelli provocati da funghi, micoplasmi, batteri ecc. ma l’identificazione esatta del ceppo del patogeno e indispensabile e grazie a moderne tecniche molecolari, microscopio elettronico questo è reso possibile.

In Italia la virosi del tabacco più evidenziate sono:

virosi complessa: sono virosi causate da più virus ed è la pianta del tabacco ad esserne colpita maggiormente: i sintomi di questo tipo di virosi provoca maggiori danni alle colture, i sintomi sono più gravi e più articolati: necrosi del fusto, sulle foglie mosaico con schiarimenti delle nervature, malformazioni e collosità. La virosi complessa provoca il rallentamento della crescita della pianta o addirittura lo blocca.

mosaico del tabacco > TMV ( piante di patate e di pomodoro sono attaccabili dal TMV)

  • maculatura clorotica che può cambiare con chiazze di verde intenso
  • bollosità
  • malformazioni del lembo

mosaico del cetriolo > CMV( piante ornamentali, cucurbitacee, pomodori e peperoni)

  • aree di colore verde pallido tendenti ad estendersi su tutta la foglia
  • fusione delle nervature fogliari
  • distorsione del lembo e delle foglie

Virus Y >PVY ( colpisce in modo particolare le piante di tabacco causando notevoli danni)

  • bardatura nervale
  • schiarimento delle nervature
  • incurvamento delle foglie
  • difficoltà di crescita della pianta stessa

PVYn  consiste in una variante necrotica del virus Y ma più pericolosa, i sintomi: bandatura nervale, schiarimento delle nervature, lieve mosaico, graduale decolorazione estesa tra le nervature, sviluppo rallentato, e foglie ripiegate verso il basso.

Maculatura anulare > TRSV ( Tabacco Ring-Spot Virus): i sintomi compaiono esclusivamente sulle foglie con minuscoli anelli di colore giallastro e graduali formazioni di altri cerchi concentrici all’interno. Progressivamente i sintomi diminuiscono anche se il virus rimane attivo e le nuove foglie nascono e crescono sane.

Necrosi> TNV oltre alle piante di tabacco colpisce piante di zucca, mais, orzo. I sintomi: in genere colpisce le piccole piantine; la necrosi attacca la base del fusto raggiungendo poi le foglie colpendo prima la nervatura mediana e poi quelle laterali e provocando la morte della piantina.

I sintomi sulle piante adulte sono: necrosi del fusto, sulle foglie aree necrotiche circolari, bollosità, nervature infossate.

Necrosi striata> TRV ( Tabacco Ratte Virus) sintomi: macchie sulle foglie giallastre che allargandosi, diventano necrotiche. Queste foglie si rompono se toccate, si arricciano e increspano. Anche sullo stelo si possono formare delle necrosi così come sulle nervature fogliari e sui piccioli.

Le dimensioni della pianta sono inferiori alla norma.

Mosaico dell’erba medica> AMV ( Alfalfa Mosaic Virus) sintomi: sulle foglie si formano necrosi allungate o a forma di anello, su foglie nuove, le nervature si schiariscono e i germogli sono piegati e presentano un mosaico giallastro. Questo virus si diffonde prevalentemente sull’erba medica, ma può colpire altri tipi di colture: piselli peperoni patata, sedano e trifoglio.

STRUMENTI DI LOTTA ALLA VIROSI

Il pericolo delle virosi è data dalla capacità dei virus, di mantenersi attivi in tutti gli ambienti: nel terreno, nei semi, nelle piante e anche in alcuni animali. Non sono ancora disponibili metodi antivirali curativi, pertanto, lo scopo degli strumenti di lotta è perlopiù di controllo e contenimento.

Spesso i danni maggiori che le virosi possono provocare dipendono dal ceppo di provenienza del virus, dal tipo di pianta e dal periodo di infestazione del virus.

Procedure colturali:

  • Effettuare la semina su terreni sterilizzati e che non siano stati precedentemente coltivate a solanacee e tabacco.
  • Prima di seminare disinfettare o estirpare dal terreno interno e circostante i semenzai con fungicidi o piretrine prima di seminare.
  • Controllo scrupoloso dei semenzai per eliminare eventuali piante ammalate.
  • Disinfezione degli attrezzi da lavoro con alcool a 90°.
  • Disinfezione delle mani con acqua saponata, o soluzione di fosfato di sodio al 10%, (immergere le mani nel latte prima di togliere le piantine dal semenzaio risulta essere un ottimo sistema per rendere i virus del mosaico del tabacco, inattivi e ridurne la diffusione).
  • È vietato fumare mentre si effettuano operazioni colturali in campo e in semenzaio per l’alto rischio di diffusione di virus tipo TMV.
  • Distruzione a mezzo fuoco dei residui di colture precedenti.
  • Evitare di interrare i residui di colture precedenti.
  • Fare delle rotazioni usando piante che non siano possibili piante ospiti di virus patogeni, soprattutto nei terreni dove si sono verificate delle forti infestazioni attendere almeno tre anni effettuando rotazioni con piante di frumento, leguminose, erbaio, prima di riutilizzare il terreno per piante di tabacco
  • Evitare di piantare in prossimità di piantagioni di tabacco, piante ospiti come patata, pomodoro, peperone, zucchino, melanzana ecc.

La prevenzione riguarda anche la lotta contro i vettori dei virus: nematodi, funghi, insetti, pollini e semi, questi ultimi sono i maggiori diffusori di virus. Per combattere i vettori è importante conoscere come si muovono e quali sono i fattori che contribuiscono alla loro diffusione:

  1. nematodi: sono presenti nel suolo, hanno un raggio di movimento ridotto e il tipo di terreno e l’acqua sono gli elementi che hanno un’influenza sulla loro attività.
  2. insetti e pollini e semi possono percorrere distanze più ampie fino a 10 km grazie all’aria e temperatura. Un metodo di lotta contro gli insetti, consiste nella copertura delle piante con pellicole isolanti.
  3. funghi anche questi presenti nel terreno sono aiutati dal PH del terreno e dall’acqua.

La validità dei sistemi di lotta e prevenzione dipende anche, da una valutazione corretta del coltivatore riguardanti fattori di carattere economico ed ecologico, ossia il rapporto fra costo dell’applicazione di un prodotto chimico in grado di contrastare i vettori dei virus, e il costo di varietà già geneticamente resistenti. Questi due fattori se uniti insieme possono prevenire efficacemente le infestazioni epidemiche dei virus.

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