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Pulci dell’uomo

Le pulci dell’uomo non sono le stesse che scelgono come ospiti i cani, i gatti e gli altri animali a pelo lungo: a colpire l’essere umano, infatti, è una particolare specie di pulce chiamata Pulex Irritans. Questa pulce si distingue da quella degli animali domestici perchè predilige la cute glabra o a pelo rado (come quella del maiale): a causa di tale preferenza, essa ha perso con l’evoluzione il “pettine” con il quale le altre specie si tengono saldamente ancorate al pelo.

Grazie al progressivo affermarsi delle norme igieniche occidentali, la pulce dell’uomo è attualmente meno diffusa rispetto al passato: tuttavia, anche oggi non mancano casi di infestazione sia nelle abitazioni che nelle zone rurali e in particolare nei luoghi dove sono presenti allevamenti di bestiame. La proliferazione della Pulex Irritans è favorita, oltre che da un’igiene personale carente, anche da un clima caldo e umido e dalla scarsa pulizia dei tessuti d’arredamento: le pulci dell’uomo, infatti, amano annidarsi e moltiplicarsi su tappeti, divani, cuscini, tende e coperte.

Le pulci dell’uomo: caratteristiche fisiche

La Pulex Irritans, o pulce dell’uomo, è un insetto parassita ematofago che si trova in ogni parte del mondo. Si distingue dalle altre specie di pulci per la sua caratteristica forma “a lacrima” appiattita ai lati, le zampe posteriori più lunghe e le piccole dimensioni che variano da 1 a 4 millimetri di lunghezza. In questa pulce, inoltre, la tendenza al salto è meno spiccata e il corpo ha un colore più scuro.

L’apparato boccale è appositamente predisposto per mordere e succhiare il sangue; dopo ogni pasto, la femmina adulta depone dalle 4 alle 8 uova. Queste uova si schiudono in una settimana circa, dando origine a larve che si nutrono di forfora, sporcizia, residui cutanei e feci di pulci adulte, dalle quali esse assumono il sangue necessario a completare lo sviluppo. La vita media di una Pulex Irritans dura due anni: in questo arco di tempo, la riproduzione avviene a ritmo vertiginoso. Si calcola infatti che una pulce possa deporre fino a 1.000 uova nel suo intero ciclo vitale.

Le pulci dell’uomo: comportamento

Solitamente, la Pulex Irritans non colpisce la testa e il tronco, preferendo mordere l’uomo sulle braccia e sulle gambe. I suoi morsi si presentano come una lesione multipla, composta da due o tre segni a distanza ravvicinata. Le pulci dell’uomo mostrano una forte propensione per i luoghi bui e per i materiali che trattengono umidità e detriti di vario tipo: i loro nidi, quindi, si trovano spesso nelle lettiere degli animali, fra i peli dei tappeti e negli interstizi dei divani.

Le malattie trasmesse dalle pulci dell’uomo

Nell’immediato, il morso della Pulex Irritans può causare vari tipi di disturbi che vanno dallalieve reazione cutanea all’anafilassi in caso di allergia alla saliva delle pulci. Le reazioni cutanee più frequenti, della durata media di alcuni giorni, sono caratterizzate da rossore e prurito intenso e possono essere trattate con pomate al cortisone; alcuni esperti raccomandano anche di lavare la cute interessata con acqua calda e sapone per i piatti per uccidere sia le pulci adulte che le larve. Pericolosi vettori di germi patogeni e parassiti secondari (come le tenie), le pulci dell’uomo trasmettono con il loro morso diverse malattie infettive come il tifo.

Come combattere un’infestazione da pulci dell’uomo

Combattere un’infestazione da pulci non è un’impresa facile: occorre riconoscere nello specifico la tipologia della specie infestante, trovare i focolai e adottare strategie mirate e altamente professionali. Contro questo tipo di parassiti, infatti, i normali rimedi domestici si rivelano inefficaci e possono in alcuni casi peggiorare la situazione.

Per debellare efficacemente le pulci dell’uomo, quindi, è fondamentale richiedere con tempestività l’intervento di un’azienda specializzata. Solo un disinfestatore professionista serio e qualificato, infatti, possiede le competenze giuste per eliminare le pulci in modo mirato, sicuro e risolutivo. I sistemi professionali più utilizzati per uccidere le colonie di pulci e le loro larve prevedono l’uso di formulati insetticidi ad azione rapida e residuale, come quelli a base di diflubenzuron e tetrametrina; molto usata è anche la criodisinfestazione, una tecnica basata sull’impiego di azoto liquido e ozono.

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