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Assistenza impianti rivelazione

L’attuale normativa  (UNI 9795) prevede che gli interventi di manutenzione ordinaria abbiano frequenza semestrale ma non dispone le modalità degli stessi, pertanto si è elaborata una tipologia d’intervento in base alle indicazioni delle società costruttrici di apparecchiature.

L’utente è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza dell’impianto, anche esistendo un servizio di manutenzione periodica affidato a società esterna, deve pertanto provvedere a:
– continua sorveglianza dell’impianto
– manutenzione con l’ausilio delle istruzioni della ditta installatrice
– far eseguire le ispezioni periodiche sotto specificate.

L’utente deve inoltre tenere un apposito registro firmato dai responsabili dove annotare costantemente i lavori sull’impianto, le prove eseguite, i guasti e quando accertarne le cause, gli interventi in caso di incendio.

ISPEZIONI PERIODICHE

Ogni impianto deve essere sottoposto almeno due volte l’anno con intervallo semestrale ad una ispezione per verificarne lo stato di efficienza e la rispondenza alle norme. L’accertamento va registrato nell’apposito registro e rilasciato un apposito verbale di manutenzione, evidenziando in particolare le eventuali variazioni riscontrate nell’impianto.

COME AVVIENE L’ESECUZIONE DELLE ISPEZIONI

– esame generale di tutto l’impianto per accertare lo stato visivo di tutte le apparecchiature
– verifica della linea di alimentazione dell’impianto, dal quadro elettrico alla centrale di comando
– verifica della densità dell’elettrolita nelle batterie per l’alimentazione di emergenza, se dovesse risultare insufficiente, la batteria va sostituita anche se ancora funzionante
– prove di funzionamento dei segnalatori di allarme manuale in ragione di almeno uno per ogni linea di allarme, comunque non meno di uno ogni cinque pulsanti installati
– prove di funzionamento di tutte le segnalazioni di allarme ottiche e/o acustiche
– prove di funzionamento dei sensori di fumo, simulato allarme con appositi gas di prova va eseguita almeno un sensore per ogni zona di allarme e comunque non meno di un sensore ogni dieci installati
– pulizia dei sensori di fumo da eseguirsi a cadenza annuale o comunque ogni qualvolta se ne presenti l’esigenza
– verifica della centrale con pulizia interna ed esterna, serraggio di tutti i collegamenti e controllo delle morsettiere

REVISIONI GENERALI

Quando una verifica ne segnali l’esigenza e comunque ad intervalli non maggiori di 20 anni, l’impianto deve essere revisionato. In tale occasione si deve tra l’altro esaminare lo stato di tutte le linee elettriche e prelevare un certo numero di sensori da sottoporre alle stesse prove di funzionamento e di determinazione della taratura previste per la loro approvazione (in questo caso è consigliabile procedere ogni 20 anni alla loro sostituzione)

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