Il Salice da ceste è un piccolo albero, alto sino a 7 (10) m, o più spesso arbusto, a corteccia grigia e liscia, sfaldantesi in età come nei Platani mettendo a nudo la corteccia nuova color cannella, ramuli glabri, solcati, di colore verde-giallognolo o bruno.
Foglie con picciolo (sino a 1 cm) ornato da 2 o 3 piccole ghiandole e da stipole grandi, semicordate, dentate, acute e persistenti, a lamina (5-10 [151 x 3 cm) oblungo-lanceolata, rotondata alla base, seghettata e ghiandolosa ai margini, acuta o brevemente acuminata all’apice, avente la massima lunghezza nel terzo mediano, di colore verde intenso, glabra e un po’ lucida di sopra, più pallida e quasi glaucescente di sotto.
Il Salice da ceste ha fiori in amenti contemporanei alla fogliazione: i maschili (3-5 [81 x 1 cm) peduncolati, con 3 stami e antere gialle; i femminili (6 x 0,8 cm) più esili. Cassula glabra. Fiorisce da marzo a maggio.
Il Salice da ceste vive nei terreni di ripa e periodicamente inondati di quasi tutta l’Europa e dell’Asia centrale, mancando solo nell’estremo nord e in gran parte del bacino mediterraneo; in Italia si trova in tutta la penisola e nelle isole d’Elba e Sardegna, nelle Alpi predilige i settori prealpini e sale sino a 1500 (1820) m. spesso in associazioni pioniere caratteristiche consociate al Pioppo bianco.
E’ il miglior salice per la produzione dei vimini da intreccio e per questo scopo viene coltivato.