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Al genere Buddleia appartengono numerosi arbusti o alberelli, taluni rustici, altri meno, originari di diverse aree tropicali e temperate. Le piante si ornano di numerosi fiori variamente colorati (blu, rosa, porporini, bianchi, gialli) e profumati, di piccole dimensioni, raggruppati in pannocchie. Decidue o sempreverdi, hanno foglie opposte e fusti quadrangolari.

Tra le specie più diffuse ricordiamo: B. alternifolia, spogliante che fiorisce sui rami di un anno di età; B. davidii, anch’essa spogliante e che fiorisce sulla vegetazione nuova attirando un gran numero di farfalle; B. globosa, sempreverde che fiorisce sui rami dell’anno precedente; B. colvilei e B. madagascariensis.

Di che tipo di annaffiatura necessita la Buddleia

Desiderano posizioni soleggiate meglio se a ridosso di un muro che le difenda da correnti settentrionali. La resistenza al freddo è bassa per B. globosa, modesta per B. alternifolia e B. colvilei, mentre risulta maggiore in B. davidii.

Genere originario di zone tropicali o temperate, ama esposizioni in piena luce.

Esige normali annaffiature, maggiori qualora l’andamento stagionale sia siccitoso.

Generalmente non presenta particolari esigenze. Dimostra una buona tolleranza nei confronti del calcare.

Le specie più rustiche possono essere piantate all’aperto senza alcun particolare accorgimento. Quelle semirustiche devono invece essere messe al riparo dal freddo.

Piante caratterizzate da una ricca vegetazione:

  • se si eccettuano di B. alternifolia e B. colvilei
  • non richiedono generalmente l’impiego di sostegni.

Come curare la Buddleia

Le specie più sensibili agli sbalzi climatici andranno messe a dimora in zone del giardino esposte a sud o a ovest presso un muro che le protegga dai venti freddi. All’arrivo della stagione fredda dovranno poi essere protette con paglia, fogli di plastica o altro materiale idoneo.

Essendo un genere di per sé piuttosto vigoroso, il fertilizzante verrà somministrato solo in terreni particolarmente poveri, due volte l’anno, in primavera e in estate, utilizzando un concime polivalente.

Diversificata a seconda della specie. B. madagascariensis va sfoltita dopo la fioritura; a B. globosa serve una leggera potatura dopo la fioritura che asporti le infiorescenze appassite e qualche centimetro del ramo che le ha prodotte; B. davidii vuole un intervento consistente da eseguirsi a fine inverno tagliando i rami a 7-8 cm fino alla gemma inferiore; B. alternifolia richiede, invece, una potatura meno drastica che consiste nel ridurre, dopo la fioritura, di circa un terzo i rami che hanno fiorito.

Si riproduce con molta facilità, anche per seme. Il sistema più usato è comunque la talea – legnosa (in autunno-inverno) o semilegnosa (in estate) – preparata utilizzando rametti laterali, quindi posta a radicare in vaso e trapiantata in piena terra la primavera o l’autunno

Cosa fare in caso di virosi

Occorre fare molta attenzione alla salute degli esemplari che si acquistano, rivolgendosi solo a rivenditori di fiducia. Le virosi provocano macchie e accartocciamenti delle foglie; in caso di attacco, occorre eliminare le piante e bruciarle. Combattere con prodotti specifici gli afidi che sono, oltretutto, vettori delle virosi.

Indice: Buddleia
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