Il D.P.R. 27 Aprile 1955, n.547 all’art.34/c dispone negli ambienti di lavoro, l’obbligo di predisporre mezzi di estinzione idonei compresi gli estintori portatili di primo intervento i quali devono essere mantenuti in efficienza e controllati almeno una volta ogni sei mesi da personale esperto.
In Italia l’unica normativa cogente è data come detto prima dall’art.34/ del D.P.R.547/55 che stabilisce solamente le cadenze dei controlli e chi è abilitato ad eseguirli; la norma UNI 9994, è senza dubbio la norma tecnica che in modo chiaro definisce tutte le operazioni cui sottoporre gli estintori per avere sicurezza della loro efficienza.
Fasi della manutenzione:
SORVEGLIANZA
Consiste nel verificare che l’estintore sia disponibile, libero da qualsiasi ostacolo e presumibilmente in condizioni di operare. In particolare bisogna accertare:
– l’estintore sia presente e segnalato da apposito cartello
– l’estintore sia chiaramente visibile ed utilizzabile immediatamente con l’accesso allo stesso libero da ostacoli
– l’estintore non sia stato manomesso specie il dispositivo di sicurezza
– l’esisitenza di una etichetta leggibile ed integra
– la presenza e la corretta compilazione del cartellino di manutenzione
– la regolarità di segnalazione del manometro di pressione ove presente
– la mancanza visibile di anomalie quali corrosioni, perdite, ugelli ostruiti, crinature di flessibili
CONTROLLO
Consiste nel verificare con frequenza semestrale l’efficienza dell’estintore mediante l’esecuzione delle seguenti fasi:
– tutte le fasi della Sorveglianza
– controllo dell’integrità della carica mediante pesata o misura della pressione interna con indicatore di pressione/manometro indipendente
– controllo generale su parti rilevanti dell’estintore
REVISIONE
Consiste con prefissata frequenza nel verificare e quindi rendere perfettamente efficiente l’estintore mediante l’esecuzione delle seguenti fasi:
– tutte le fasi della Sorveglianza e del Controllo
– verifica della conformità al prototipo omologato per quanto attiene alle iscrizioni e all’idoneità degli eventuali ricambi
– sostituzione dell’agente estinguente
– esame interno dell’apparecchio
– esame e controllo funzionale di tutte le sue parti
– controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario e dell’agente estinguente
– controllo dell’assale e delle ruote per gli estintori carrellati
– taratura e/o sostituzione dei dispositivi di sicurezza
– eventuale ripristino delle protezioni superficiali
– montaggio dell’estintore in perfetto stato di efficienza
Tipologia Estintore | Frequenza massima per la revisione (mesi) |
Polvere | 36 |
Acqua o Schiuma | 18 |
Anidride Carbonica CO2 | 60 |
Idrocarburi alogenati | 72 |
COLLAUDO
Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare la stabilità del recipiente con le frequenze sotto riportate:
Serbatoio estintore | Prova idrostatica a 3.5 Mpa per 1 minuto ogni 6 anni |
bombole co2/azoto < lt.5 | Prova idrostatica a 25 Mpa per 1 minuto ogni 6 anni |
Bombole CO2 – Azoto > lt.5 | Ricollaudo I.S.P.E.S.L. ogni 5 anni |
Serbatoio collaudato I.S.P.E.S.L (a CO2 o diametro >60cm) |
Ricollaudo I.S.P.E.S.L. ogni 5 anni |
Le fasi di Controllo, Revisione e Collaudo sono di pertinenza di personale esperto.
L’utente è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza degli estintori anche esistendo un servizio di manutenzione periodica affidato a società esterna specializzata, deve pertanto provvedere allo svolgimento costante delle operazioni proprie della fase di Sorveglianza.
L’utente deve inoltre tenere un apposito registro, firmato dai responsabili dove annotare costantemente tutte le operazioni