Il Pino Montano è specie molto polimorfa, variabile da policormica, a portamento arbustivo e prostrato-ascendente, alta al massimo 3-4 m, a monocormica, a portamento eretto-arboreo, alta sino a 20 (25) m; rami verticillati con apici rivolti verso l’alto, e corteccia grigio-nerastra (mai ocracea come nel Pino silvestre).
Foglie lineari (3-8 x 0,15 cm), dure, di colore verde-scuro, mai glaucescenti, pungenti. Fiori maschili in amenti verticillati o terminali, gialli; fiori femminili rosso-violacei. Strobili ovato-conici o rotondeggianti ([2] 3-5 [7] cm) variabili sia per il profilo (simmetrico o asimmetrico) sia per lo scudetto (più o meno prominente o acuminato) in rapporto alle diverse razze. Semi piccoli, nerastri, con ala esile più breve che nel Pino silvestre. Fiorisce da aprile a giugno.
In base al portamento si distinguono: tipo prostrata, a fusti numerosi e striscianti tipo frutescens-eretta, a fusti numerosi e ascendenti; tipo arborea, a tronco unico eretto e slanciato (così in Engadina). In base ai caratteri degli strobili e dello scudetto: ssp. uncinata, a strobili conici e scudetto asimmetrico, con le var. rostrata, rotundata e pseudo-pumilio, prevalenti nei settori occidentali dell’areale; ssp. mugo, a strobili più brevi o rotondeggianti e scudetto simmetrico, con le var. pumilio e mughus, prevalenti nei settori orientali dell’areale.
Il Pino montano è specie montana europea, che vive nelle Alpi e Appennini, nei Pirenei, Carpazi e Balcani; in Italia vive in tutte le Alpi, tra (450) 1500 e 2200 (2700) m, e negli Appennini abruzzese e campano. Specie mediamente lucivaga microtermica e basifila, predilige i terreni calcareo-dolomitici; vive gregaria in associazioni pure (mugeti) o in consorzio con altre conifere e arbusti montani, ed è un importante costituente della boscaglia alpina nell’orizzonte degli arbusti contorti sino oltre il limite della vegetazione forestale e arborea.
Nelle sue forme prostrate esplica una importante azione protettiva in alta montagna, con il consolidamento dei macereti e con l’imbrigliamento delle masse nevose, grazie ai suoi lunghi e flessibili rami, così da impedire i movimenti di valanga, sin tanto che la coltre nevosa non ha superato in altezza lo strato arbustivo. Si usa nei rimboschimenti di alta quota.
Il legno del Pino Montano pur essendo ottimo e di facile lavorazione è suscettibile di limitate applicazioni per le modeste dimensioni di solito raggiunte; idoneo per piccoli lavori, rivestimenti e mobili. Nell’industria cartaria può essere utilizzato per cellulosa e pasta meccanica. Dai ramuli si distilla un olio essenziale, l’olio di mugo, con proprietà medicamentose, ad azione balsamica, anticatarrale e antiputrida, sia per uso interno che esterno.