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Insetti mosche

Con questo nome si identificano numerosi piccoli insetti ditteri parassiti della frutta, agrumi e vegetali. Questa piccola mosca da adulta misura dai 4 ai 6mm di lunghezza, ha il capo bianco, torace grigio macchiettato di nero e l’addome sempre di colore grigio a strisce gialle. La prima comparsa avviene in maggio, e fino alla fine dell’estate danno origine a diverse generazioni: si nutrono di sostanze zuccherine e raggiunta la maturità, dopo l’accoppiamento, le femmine depongono le uova all’interno dei frutti di varie piante,  in preferenza pesco e agrumi ad eccezione del limone, ma anche diospiro, fico, albicocco, ciliegio, susino, olivo e meno frequentemente, il melo e il pero, mentre altre specie attaccano carote, sedano, cipolle, cavolo, bulbi di narciso, iris, gladiolo, giglio, giacinto ecc.

La lotta consiste per lo più in trattamenti o strumenti preventivi per evitare che le mosche femmina depongano le uova sulle piante, per esempio si possono usare delle esche prendendo dei bastoncini dipinti di giallo e spalmati di colla, oppure ricoprendo le piante con delle reti anti-insetto

A seconda della specie si usano insetticidi in polvere o granulari per il terreno, irrorazioni dirette alle piante.

MOSCA DELLE CILIEGIE ( RHAGOLETIS CERASI )

Oltre al ciliegio attacca anche il pesco, l’albicocco, susino provocando gravi danni: queste piccole mosche hanno il corpo nero e le ali iridescenti con 4 strisce azzurro-nero trasversali. Iniziano a comparire in maggio, nelle regioni del sud compaiono anche prima, le femmine dopo l’accoppiamento depongono un uovo per ogni frutto. Quando le larve nascono, sono di colore bianco e col corpo appuntito, iniziano a nutrirsi del succo e piano piano si inoltrano verso il nocciolo, il frutto appassisce e infine cade a terra e marcisce, da qui, completato lo sviluppo, la larva esce e si impupa nel terreno dove sverna.

La lotta preventiva consiste nella disinfezione del terreno con insetticidi a base di aldrin o eptacloro che impediscono l’uscita delle mosche adulte.

Altri metodi consistono in irrorazioni di miscele di acqua e melassa  mescolate ad arsenico ( acqua + melassa 0,3% + arsenico 0,5% ) per attirare le mosche adulte ed avvelenarle.

MOSCA DELL’OLIVO ( DACUS OLEAE )

Questa piccola mosca è il parassita più pericoloso della pianta di olivo, ha il corpo grigio, la testa gialla, compaiono a giugno e danno origine fino a 5 generazioni l’anno, di cui l’ultima generazione compie il ciclo da larva a pupa nel terreno o nelle fessure dei muri di magazzini. Le mosche adulte si nutrono succhiando il nettare zuccherino e dopo l’accoppiamento, le femmine depongono un uovo per frutto. I frutti colpiti si riconoscono dalla macchia scura visibile all’esterno e dalle fessure. Quando la larva di colore biancastro, inizia a succhiare i succhi del frutto, esso si raggrinzisce, marcisce e infine cade.

La lotta a questo insetto si basa su irrorazione di rogor 0,3% da effettuare sin dall’inizio della comparsa dei frutti.

MOSCA DELLA CIPOLLA ( CHORTOPHILA ANTIQUA )

Le larve di questo dittero, attaccano oltre alla cipolla, lo scalogno e porro. Le femmine depongono le uova sul colletto della pianta, le larve che nascono, di colore bianco, apode, scavano delle gallerie nel bulbo fino ad arrivare al centro dove rodono la parte interna provocando la morte della piantina.

Quando l’infestazione della mosca e delle sue larve avviene ad uno stadio avanzato di crescita della pianta, dalle lesioni possono penetrare funghi che provocano il marciume della pianta.

La lotta per la disinfestazione dalle mosche e le loro larve, è essenzialmente preventiva di disinfezione del terreno con prodotti a base di eptacloro o esacloricicloesano.

Se l’infestazione è già in atto si deve ricorrere ad irrorazioni alla base della pianta con esteri fosforici.

MOSCA DEI SEDANI (PHILLOPHILYLLA HERACLEI)

Questa mosca di 5mm di lunghezza di colore nero con il torace macchiettato di giallo e ali trasparenti, danno origine a più generazioni durante tutta l’estate . le mosche adulte iniziano a depositare le uova tra giugno e luglio sulle foglie del sedano e di altre piante ombrellifere spontanee. Le larve che nascono sono di colore verde chiaro e hanno il corpo ricurvo. Appena nate entrano nel mesofillo delle foglie provocandone l’ingiallimento fino a che diventano bollose e trasparenti. Quando sono pronte per l’impupamento le larve si spostano nel terreno dove anche svernano. I danni provocati da questa specie possono essere enormi.

La lotta: è necessario eliminare subito le prime foglie ingiallite e le piante ombrellifere spontanee, inoltre indispensabile la lotta agli insetti adulti con insetticidi a base di esteri fosforici e gamma esano.

MOSCA DELLE RADICI DEL CAVOLO ( CHORTOPHILIA BRASSICAE)

È una piccola mosca non più lunga di 5mm, di colore grigio e pelosa; le larve sono biancastre e sono molto voraci e possono provocare ingenti danni all’apparato radicale delle piante del cavolo ma anche altre crucifere ornamentali. Quando attaccano le piante giovani, queste prima appassiscono e poi muoiono.

La lotta è prima di tutto preventiva alla preparazione del terreno che deve prima essere trattato con insetticidi in polvere o granulari sempre a base di gamma esano, mentre le piantine devono essere immerse prima in soluzioni di diedri o aldrin.

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