Si tratta di una farfalla attiva di giorno, appartiene alla famiglia degli Egeridi, ha il corpo di vari colori e vivaci, e ali quasi trasparenti. Lo sfarfallamento avviene in due periodi: tra maggio e giugno e il secondo tra agosto e settembre. Sono le larve che causano danni gravi alle piante, esse scavano gallerie profonde all’intersezione dei tronchi con i rami, costruiscono i bozzoli per l’incrisalimento, sotto la corteccia, si possono notare gli sbocchi delle gallerie dalla segatura che compare sulla corteccia. I sintomi che contraddistinguono la presenza della sesia sulla pianta è indebolimento e rosura.
I danni oltre al deperimento della pianta, spesso, dove vengono scavate le gallerie, all’intersezione dei tronchi con i rami, se l’attacco è massiccio, quest’ultimi si possono spezzare.
Sistemi di lotta: il metodo più semplice è quello di entrare nelle gallerie con un filo di ferro e uccidere le larve, altro metodo colturale consiste nel raschiare la zona del tronco dove avviene l’ovideposizione, e successivamente ricoprire le zone raschiate e scoperte con disinfettanti e paste cicatrizzanti.
Rimedi chimici sono consigliati solo con almeno il 10-15% di piante infestate e da attuare nei mesi di sfarfallamento della sesia con trattamenti a base di oli minerali di paraffina, sempre limitati alle piante infestate.