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Elettrica: prese e punti luce

Prima di realizzare l’impianto elettrico è bene avere le idee chiare sulla disposizione dell’arredamento, specialmente se sono previsti luci a terra o un’illuminazione a faretti.
Una volta stabilito come arrederete la casa, potrete personalizzare l’impianto elettrico in base alle vostre esigenze, e comunque sempre nel rispetto delle norme di sicurezza.

I quadri generali dovranno sempre essere dotati di interruttori differenziali (salvavita) e interruttori magnetotermici. Ricordatevi che con la corrente elettrica non si scherza, una scossa può anche essere mortale.

È sempre meglio dividere l’impianto in più linee, in modo da differenziare diverse zone o apparecchi utilizzatori: ad esempio, una linea solo per gli elettrodomestici, una linea per la zona giorno, una linea per la zona notte e una per il computer o il giardino. In questo modo, avrete un impianto con diversi livelli di protezione che si adattano su misura ai tipi di apparecchi utilizzati. Inoltre, in caso di guasto elettrico su una linea, non rimarrete mai completamente senza energia. Se invece viaggiate spesso e rimanete a lungo fuori casa, create un’ulteriore linea per l’impianto d’allarme e per il congelatore: potrete così, per sicurezza, togliere energia a tutto il resto della casa. Se disponete di un terrazzo, potete prevedere una linea dedicata all’irrigazione automatica delle piante tramite timer.

Particolare attenzione dovrà essere posta alla cucina. Sarà opportuno realizzare un progetto accurato sulla disposizione degli elettrodomestici (forno, lavastoviglie, cappa ecc.) e dei piani di lavoro, in modo che tutte le prese e gli interruttori siano posizionati al posto giusto.

Se si prevede l’installazione di tapparelle elettriche e tende da sole automatizzate, occorre predisporre le tubazioni e le relative scatolette.

Da valutare anche l’installazione di un dispositivo di protezione per eventuali sbalzi di tensione (sovratensione) che potrebbero danneggiare gravemente i vostri computer, tv, videoregistratori. Installare almeno una lampada di emergenza, meglio se più di una e del tipo asportabile. Può sempre tornare utile.

Ricordate: per quanto riguarda i costi, viste le numerose opzioni di realizzazione, è opportuno farsi fare un preventivo che dettagli per bene il tipo di materiale necessario: anche all’interno della stessa marca, i prezzi possono variare di molto.

PRIMA DI CHIAMARE IL TECNICO

Un elettricista professionista dev’essere pagato anche se è stato chiamato per un semplice controllo. Perciò prima di telefonare è utile assicurarsi che l’inconveniente non sia dovuto alle cosiddette cause ambientali, facilmente eliminabili. Quindi…

  • Se il televisore non si accende controllare che non sia venuta a mancare la corrente nella sua presa: è facile verificarne l’efficienza, senza ricorrere al tester, inserendo nella presa una lampada, di cui siamo certi del funzionamento. Lo stesso vale per qualsiasi elettrodomestico elettrico: prima di giudicarlo guasto verificare che il collegamento alla rete sia valido e che riceva la giusta tensione.
  • Se invece lo schermo del televisore è cosparso di pallini (effetto neve) prima di chiamare il tecnico, assicurarsi che non si sia guastato l’impianto d’antenna collettivo. Come? Chiedendo ai condomini se anch’essi vedono la neve. Se la risposta è sì, allora occorre chiamare l’antennista. Se la risposta è negativa, allora a essere guasto è il televisore di casa: probabilmente il sintonizzatore.
  • Controllare sempre che l’interruttore generale sul contatore sia inserito, così come tutti gli altri interruttori, compreso il differenziale “salvavita”. A volte infatti il differenziale può scattare per una momentanea sovracorrente: è un evento abbastanza probabile e non occorre preoccuparsi. L’importante è che non si ripeta frequentemente perchè in questo caso sta segnalando un dannoso sovraccarico.
  • È un caso raro, ma è bene anche controllare che non ci sia un black out generale, all’esterno della nostra abitazione: ci può essere stato un inconveniente a livello di condominio oppure a livello di quartiere. Nel primo caso si ispeziona il locale contatori dove è posizionata la centralino del condominio e si verificano fusibili (se ci sono) e interruttori automatici. Nella seconda evenienza si deve aspettare il ripristino da parte dell’ENEL (di solito qualcuno avrà già telefonato al servizio assistenza).
  • Se a fermarsi è un elettrodomestico con motore elettrico, accertarsi che non ci sia un blocco meccanico che ne impedisce la rotazione.
  • Tutti gli apparecchi elettronici hanno all’interno un fusibile di protezione. Può accadere che questo fusibile “salti”; quindi, si stacca sempre la presa dalla linea d’alimentazione e si può aprire l’apparecchio (attenzione, se l’apparecchio è ancora in garanzia non apritelo ma consegnatelo direttamente al servizio assistenza per evitare l’annullamento della garanzia stessa): si controlla il fusibile e lo si sostituisce.
  • Alcune apparecchiature quali frullatori, boiler e pompe dell’acqua degli impianti termici, hanno un interruttore termico a lamelle di protezione, generalmente di colore rosso: quando scatta per sovraccarico di corrente, lo si deve riattivare dopo aver atteso qualche minuto per consentirne il raffreddamento.
  • Se abbiamo accertato un guasto a cui non possiamo rimediare personalmente in un elettrodomestico di piccole dimensioni (TV, videoregistratore, radio, Hi Fi) lo si può portare direttamente al negozio del servizio assistenza, risparmiando le spese di trasporto e il costo per l’uscita del tecnico.
  • In ogni caso, prima di far uscire il tecnico, chiedere sempre il preventivo di spesa.

Quando si deve far necessariamente riparare un elettrodomestico, facciamoci sempre fare il preventivo di spesa: si eviteranno contestazioni e litigi al momento del ritiro dell’apparecchio. E se la riparazione è stata effettuata in laboratorio e non direttamente in casa nostra, è prudente controllare il risultato dell’intervento prima di riportarlo a casa.

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