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Materiale del muratore le perline da parete

Le perline di legno possono essere utilizzate in molteplici situazioni e risolvere molti problemi. La posa in opera risulta di solito abbastanza semplice, ma è opportuno dotarsi di alcuni strumenti che consentano di semplificare le operazioni necessarie all’utilizzo dei materiali e di ottenere i migliori risultati.

Perline di tutti i tipi

Il rivestimento con le perline può risultare utile in molteplici situazioni, per esempio quando una parete sia eccessivamente deteriorata o sporca. Il rivestimento in legno consente di ottenere un ambiente “caldo e accogliente”, particolarmente in certe situazioni; non necessariamente è obbligatorio rivestire tutto un locale, magari si può provvedere al rivestimento di una o due pareti. La posa in opera del rivestimento in perline di solito non è difficoltosa e non richiede l’impiego di complesse strumentazioni, purché si acquistino le perline già pronte per l’uso; diverso è invece il caso nel quale si decida di fare le perline partendo da tavole di legno adatte.

È necessario allora operare con un’apposita fresatrice. Il che non è impossibile ma richiede, oltre a un certo investimento per quanto riguarda l’acquisto dello strumento, anche una certa perizia. Le perline da parete, come quelle da pavimento, possono avere spessore, lunghezza larghezza variabili; sono comunque lavorate lungo i bordi in o potersi incastrare una nell’altra per mezzo di lunghi “maschi” e altrettanto lunghe scanalature “femmina”. Si possono ovviamente acquistare perline in legni diversi, accertandosi che non siano svergolate.

I legni utilizzati più comunemente sono: abete, pino di vari tipi, douglasia (abete americano), larice. Vi sono poi perline in essenze più pregiate. Per i rivestimenti di interni si utilizzano prevalentemente perline dello spessore di 8-10 mm e di una larghezza che, con misure intermedie, va dai 10 ai 12 mm; le lunghezze più comuni sono di 2-3-4 metri.
Nel caso i rivestimenti da esterno si impiegano perline prevalentemente dello spessore di 25-3 mm, che possono raggiungere in certi casi anche i 40 mm; molto usate sono le tavole di larice, un legno assai adatto ad affrontare le aggressioni degli agenti esterni (pioggia in primo luogo). La faccia “a vista” delle perline può essere elaborata in vari modi: può essere liscia, modanata con incavo centrale a sezione triangolare, rettangolare ecc. Anche i bordi delle perline possono essere diversi: diritti, smussati, arrotondati ed esistono persino perline dalla faccia semitonda che, dopo essere state poste in opera, danno l’idea di tanti tronchi accostati, a ricordare una tipica baita di montagna.

In commercio si trovano infine perline non trattate con prodotti di protezione e perline
“prefinite” in vari modi. Si potrà ovviamente optare per una posa in opera “al grezzo” oppure per il trattamento preventivo con impregnanti e vernici, a seconda delle esigenze e dei gusti personali. Da tenere presente che con le perline, montate su un’apposita struttura di legno, si possono realizzare anche pareti interne autoportanti.

I listelli a parete

La posa in opera delle perline può essere eseguita anche attraverso l’utifizzo di un sigillante ssigillante da applicare con l’apposita pistola e in effetti questa tecnica, soprattutto quando si tratta di rivestire piccole superfici, si va diffondendo in seguito alla tendenza di “fare in fretta” che pare inarrestabile: le perline possono essere applicate direttamente sulla parete, soprattutto quando si tratta di muri interni molto asciutti. L’applicazione attraverso il tradizionale sistema a listelli richiede certamente dei tempi un poco più lunghi, ma consente di ottenere risultati migliori sotto diversi punti di vista e anzitutto permette una maggiore traspirabilità alla parete.

Per quanto riguarda la posa in opera della listellatura alla quale aggrappare le perline, è necessario collocare sulla parete dei listelli orizzontali dello spessore minimo di 30 mm, alti da 30 a 50 mm, sui quali andranno successivamente applicate le perline. Tali listelli dovrebbero preferibilmente essere collocati a una distanza di circa 50 cm l’uno dall’altro e in posizione sfalsata, così da realizzare un miglior sostegno e consentire una migliore circolazione dell’aria dietro le perline.

Anche i listelli possono eventualmente venire trattati con prodotti impregnanti. Il primo listello dovrà essere posizionato in basso, pressoché a contatto con il pavimento, mentre l’ultimo dovrà essere sistemato vicino al soffitto o quasi a ridosso della linea orizzontale di conclusione del rivestimento.

Il fissaggio alla parete va eseguito per mezzo di un trapano a colonna e tasselli a espansione: è necessario forare anzitutto il muro e quindi forare i listelli in modo che la vite del tassello possa attraversarli; dopo aver inserito la parte a espansione del tassello nel muro, si potranno quindi saldamente bloccare i listelli avvitandoli. È opportuno preferire viti a testa fresata, così che queste non sporgano poi dal listello e si potrà usare l’accortezza di far penetrare la testa delle viti nel legno, in modo che non rischi di intralciare l’appoggio delle perline. Solamente dopo che tutta la superficie da rivestire sia stata attrezzata con i listelli, ci si potrà dedicare al rivestimento con le perline.

COME PREPARARE LA PARETE

Le perline possono avere diversi spessori; è perciò necessario provvedere anzitutto a togliere dalla parete i comandi elettrici, così da poterli successivamente riposizionare sulla parete rivestita. Si dovrà scollegare la tensione di rete e poi asportare le mascherine dalle prese e dagli interruttori e staccare i conduttori dai frutti.

Isolati opportunamente i terminali con del nastro adesivo, si potranno quindi raggruppare gli stessi all’interno della cassetta, in attesa di ripristinare il contatto; i terminali potranno essere fermati con un po’ di carta pressata.

Prima di procedere alla posa in opera delle perline ci si dovrà accertare dello stato della parete: nel caso della presenza di parti deteriorate, si dovrà provvedere a ripristinarne la superficie, eventualmente rappezzando l’intonaco e chiudendo fessure o crepe.

La presenza di umidità lungo la parete potrà essere tamponata mediante l’utilizzo di prodotti antiumidità che lascino traspirare il muro senza tuttavia far fuoriuscire l’umido, che inevitabilmente danneggerebbe la perlina. Gli eventuali prodotti protettivi o di finitura, da usare sia sulla faccia interna sia su quella esterna della perlina, dovranno essere applicati prima della posa in opera.

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