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Pulizia tappeti e moquette

Preventivi pulizia moquette

Sia l’arredamento che l’abbigliamento, oggi, si servono di una vasta gamma di qualità di pelle in altrettanti diversi colori, spessori, morbidezza e finiture. A seconda del tipo di impiego che ne viene fatto, cambia il metodo di pulizia e manutenzione da effettuare. Il mercato, a sua volta, offre una moltitudine di prodotti specifici per pulizia, manutenzione e anche lavaggio della pelle nei diversi suoi impieghi. Il nostro obiettivo è quello di fornirvi metodi più economici ed ingegnosi che si possono eseguire in casa, e che possono dare comunque, ottimi risultati finali.

In genere, la benzina è ottima per pulire tutti i tipi di pelle, mentre, per lucidarla, potete usare un panno inumidito di succo di limone e, infine, la trementina, se passata periodicamente, evita la formazione sulla pelle della muffa, soprattutto se viene custodita in ambienti umidi; eventualmente fate asciugare la pelle lontano da fonti di calore e cercando il più possibile di mantenerla in forma.

Capi di abbigliamento e borse: con pelli chiare potete usare la benzina, lasciate poi asciugare e, successivamente, passate la pelle con del prodotto neutro lucidante lasciandolo quindi agire per un’intera notte; infine, togliete gli eccessi di lucido e lucidate la pelle con un panno morbido. Per rinnovare pelli scure o logori vi consigliamo un metodo molto efficace: prendete della vaselina pura e della cere in parti uguali, (circa 30g per una), fondetele a bagnomaria, aggiungetevi 20g di trementina e altrettanti di vernice per legno facendo attenzione che sia del colore adatto. Mescolate e con uno panno, passate l’impasto sulla pelle, fate asciugare bene per qualche ora e infine lucidate e togliete gli eccessi con un panno pulito.

Guanti in pelle: se sono particolarmente sporchi, potete pulirli indossandoli e strofinandoli con della benzina, oppure, se non sono tanto sporchi potete strofinarli con della mollica di pane. Guanti in pelle bianca: mescolate del latte caldo e dell’albume montato a neve, e sempre tenendoli infilati, strofinateli bene con questa miscela, se lo sporco risultasse più resistente del previsto, prendete dell’acqua saponata, aggiungete qualche goccia di candeggina e quindi, strofinateli. Guanti in pelle scamosciata: usate solamente acqua saponata tiepida. Guanti in pelle nera: se sono anche logori, potete rimetterli a nuovo mettendoli in un bagno di olio di oliva con l’aggiunta di inchiostro nero di china.

Scarpe: scarpe in pelle di vitello o capretto: spazzolate via la polvere, la terra o il fango con una spazzola per scarpe, poi potete usare, o il lucido specifico che trovate in commercio, oppure del semplice latte o la parte interna della buccia di banana; per le macchie di muffa o grasso, strofinatele con della trementina. Scarpe in pelle scamosciata: spazzolatele prima delicatamente, con lo spazzolino in ferro specifico per questo tipo di pelle, e poi passate con un batuffolo di cotone imbevuto di etere. Per rinnovare il colore ci sono in commercio degli appositi tamponi, più semplice se sono di colore nero, questo potete rinnovarlo passandole con uno spazzolino bagnato nel caffè. Scarpe in pelle bianca: dopo aver dato una prima spazzolata per togliere la polvere, spazzolatele con una spazzola pulita, bagnata in acqua insaponata, tiepida. Lasciate poi asciugare con gli appositi tendiscarpe o, se ne siete sprovvisti, potete sempre usare della carta da mettere all’interno che tenga in tensione la pelle. Scarpe in vernice nera: inumidite un panno con sola acqua o anche bagnando un panno con poca birra. Mettete sempre in forma le scarpe come indicato appena sopra e lasciate asciugare. Quando sono asciutte per ammorbidire la vernice, passatele con dell’olio di semi o della cera per legno.

Pellicce: una pulizia accurata e completa, vi consigliamo di rivolgervi ad esperti in questo particolare tipo di manutenzione e pulizia. Possiamo comunque dare dei consigli o suggerimenti, per mantenere i vostri capi di pelliccia in ottime condizioni: per esempio, è buona regola, non mettere mai la pelliccia bagnata vicino a fonti di calore per farla asciugare, questo potrebbe causare l’indebolimento del pelo cos’ che si spezza più facilmente. Anche l’esposizione al sole è sconsigliata. Durante il periodo estivo conservatela in un luogo fresco, possibilmente avvolta in un sacco di cotone che potete ricavare confezionando un lenzuolo vecchio. Mettete sempre degli antitarme. Per pulire dallo smog e dalla polvere la pelliccia, passatela con della crusca che avrete prima riscaldata in una padella o in forno. Tamponate con della trementina i punti più sporchi. Pellicce a pelo raso di colore scuro: per una buona pulizia potete usare dell’olio di vaselina: tamponate il pelo e poi lasciate agire per 10-15 ore, dopodichè per assorbire l’olio, passate con la crusca riscaldata. Pellicce bianche: anche in questo caso potete usare olio di vaselina e crusca, ma per ottenere un risultato migliore aggiungete un ulteriore passaggio preparando un impasto di talco e trementina, stendetelo con l’aiuto di un panno, lasciate seccare e poi spazzolate.

Pellicce sintetiche: è consigliato il lavaggio a secco.

Montone: se è molto sporco, consigliamo, anche in questo caso, di rivolgervi a una tintoria specializzata, trattandosi di qualche macchia o di un capo leggermente sporco potete tamponare con acqua saponata, ma dovete fare molta attenzione perché possono rimanere sulla pelle degli aloni. Quando avete dei capi di pelliccia poco ingombranti, potreste tentare di fare un lavaggio delicato a mano come per la lana, controllate sempre l’etichetta. Fate asciugare appeso e, una volta asciutto, spazzolatelo per ridare vaporosità e volume al pelo.

Moquette: quando la moquette è nuova passate solo con una scopa di saggina in quanto, per qualche tempo tende a perdere molto pelo. Normalmente, per la pulizia quotidiana, pulite la moquette con una scopa a rulli in setola, e usate il battitappeto solo una volta la settimana, questo per evitare il rischio di togliere troppo pelo. A seconda del tipo di moquette e a seconda del tipo di posa in opera, periodicamente, dovrebbe essere fatto un lavaggio: lo potete fare voi stessi affittando un apparecchio per il lavaggio della moquette, oppure, affidandovi a un’impresa specializzata.

Moquette a pelo bouclè o pelo raso, posa incollata e in tensione: la pulizia migliore si ottiene con il tipo di lavamoquette ad iniezione-estrazione di acqua tiepida, lavando e aspirando,non lascia residui. Altri apparecchi, invece, come ad esempio il lavamoquette con doppia spazzola, con shampoo e ad acqua, oltre al rischio di restringimento, non aspira i residui, pertanto, è necessario ripassare l’aspirapolvere a moquette asciutta, così come l’apparecchio a una spazzola e shampoo secco richiede il passaggio dell’aspirapolvere per aspirare i residui cristallizzati.

Moquette a pelo bouclè e pelo raso posa libera: consigliamo di usare esclusivamente l’apparecchi a shampoo secco, o quello ad iniezione-estrazione, ma ricordate che come detto sopra, l’utilizzo dell’acqua può provocare il restringimento della moquette.

Moquette a pelo lungo e flisè, posa libere incollata: il miglior risultato si ottiene con l’apparecchio a iniez.-estraz. Ad acqua tiepida.

Tappeti: come per la moquette, consigliamo di passarli con la scopa di saggina se sono nuovi e soprattutto se sono di lana. Per la pulizia ordinaria usate il battitappeto, mentre il lavaggio, eseguito con il lavamoquette va fatto solo se necessario e con apparecchi a shampoo neutro e bassa emissione di acqua (con tappeti in lana vi è il pericolo di infeltrimento)

Tappeti in fibra sintetica: il metodo di pulizia ordinaria non cambia, ma  possono essere lavati più spesso di quelli in fibra naturale.

Tappeti preziosi: cercate di passare il battitappeto il meno possibile, mentre per il lavaggio vi consigliamo di rivolgervi sempre a personale o ditte specializzate.

Macchie: vogliamo separaredai normali metodi di pulizia e manutenzione dei vari tessuti, pelli, moquette e tappeti, fino ad ora trattati, i metodi di trattamento delle macchie; si tratta di un campo che crea molti problemi, ai quali non è facile trovare una soluzione, in quanto, nella quasi totalità dei casi, la soluzione è data dalle alte temperature e da lavaggi energici, ma sappiamo che solo pochi tessuti possono sopportare questi trattamenti. Un altro problema è dato dal fatto che, il tessuto può essere parte di un rivestimento, o di un tappeto o moquette e quindi può essere impossibile eseguire un lavaggio vero e proprio o lavaggi più frequenti come nel caso di tappeti e moquette. Per sapere quale sia il modo migliore per intervenire su una macchia è senz’altro bene conoscere la sostanza stessa che l’ha provocata e il tipo di tessuto su cui si trova.

Smacchiatura: principali regole per smacchiare senza fatica e risparmiando tempo

  • macchie fresche: sicuramente è più facili da eliminare quando ancora è in superficie, quindi intervenite immediatamente usando un tampone di carta assorbente e cercate di togliere la maggior quantità di sostanza prima che penetri nel tessuto.
  • SOS macchie: ricordate alcune circostanze in cui si può intervenire con dei semplici metodi di smacchiatura:1. Macchie grasse: per evitare che si allarghi, cospargetela di talco e lasciate asciugare, poi spazzolate; 2.  Macchie non grasse:lavate subito con acqua fredda corrente; 3. Macchie di vino, frutta, barbabietole: mettere del sale sopra, impedirà alla macchia di allargarsi, ma fate attenzione il sale tende a scolorire il tessuto; 4.      Macchie di cioccolato, uova, sangue e altre sostanze albuminoidi: evitate di usare acqua calda, il calore fissa i colori di queste sostanze pertanto usate solo acqua fredda.

Procedure da effettuare prima della smacchiatura:

  • effettuate un test di controllo su una parte di tessuto interno o più nascosto per evitare di rovinare irreparabilmente il capo. Non essendo possibile avere a disposizione informazioni precise sul tipo di tessuto, sulla procedura di tintura e fissaggio, non è nemmeno possibile sapere con certezza la reazione del tessuto alla smacchiatura.
  • evitate gli interventi violenti, procedete piuttosto per gradi, ripetendo più volte un trattamento leggero, piuttosto che rischiare di rovinare irrimediabilmente il vostro capo, mentre con questo metodo è più facile controllare l’effetto che i trattamenti possono avere sul tessuto.
  • effettuate la smacchiatura prima del lavaggio in acqua: come già accennato, il calore per certi tipi di macchie si comporta da fissatore, mentre, gli aloni lasciati dalla smacchiatura, normalmente si possono eliminare con un normale lavaggio. Fate pertanto un controllo preliminare, così da individuare prima macchie che potrebbero diventare resistenti al lavaggio.
  • Il metodo migliore per togliere una macchia da un tessuto è il metodo tampone: tenendo della carta assorbente o un panno bianco a tampone sulla parte davanti, tamponate da dietro con un solvente adatto al tipo di tessuto, e con un movimento che va dall’esterno della macchia all’interno, così da non espandere ulteriormente la macchia e, mentre fate questo, cercate di muovere il tampone che serve per assorbire, altrimenti la macchia ritorna sul tessuto. Le macchie in rilievo, con questo metodo, potrebbero penetrare ulteriormente, quindi fate attenzione a togliere prima la parte solida con uno cucchiaio o la lama di un coltello.
  • Usate del cotone idrofilo o un pezzo di tessuto in cotone bianco per tamponare il solvente per essere certi che non rimangano aloni di colore sul tessuto.

Tipologia delle macchie: un ulteriore aspetto checi aiuta a capire come intervenire è sapere che le macchie si dividono in tre gruppi:

  • per assorbimento: sono quelle causate dall’assorbimento di liquidi come caffè, tè, latte ecc. generalmente sono le più facili da togliere, soprattutto se il tessuto si può lavare e si interviene immediatamente: quindi, a seconda del tipo di tessuto lavate con acqua tiepida o calda, ma non usate acqua bollente. Non essendo possibile il lavaggio immediato e non si tratta di tessuti come lana e seta, lasciate in ammollo nell’acqua fredda e successivamente eseguite il lavaggio indicato al tipo di tessuto, questo metodo in genere da ottimi risultati. Se invece risultasse inefficace il normale lavaggio, passate allo smacchiatore. Per quanto riguarda i tessuti che non si possono lavare in acqua, ma devono essere lavati a secco, cercate di tamponare fino a che non avete tolto tutto il liquido, fate attenzione che non si tratti di macchie causate dall’acqua.
  • macchie in rilievo: sono causate da sostanze solide, come ad esempio grasso o  vernici: queste generalmente rimangono in superficie, quindi, per diminuire il danno è determinante la velocità di intervento. Prima di tutto, togliete la parte in spessore con una lama di coltello o della semplice carta badando di non spargerla ulteriormente sul tessuto e poi procedete con la tecnica di smacchiatura più indicata al tipo di macchia e al tipo di tessuto.
  • macchie miste: sono quelle causate da sostanze come ad esempio il sangue, oltre che penetrare nel tessuto, lasciano anche dei residui in rilievo. Togliete quindi la parte in rilievo come indicato sopra e successivamente procedete come per le macchie di assorbimento.

Macchie non identificabili: quando non è possibile riconoscere la natura della sostanza macchiante, in genere il metodo da seguire è quello dell’ammollo e del successivo lavaggio, se il tipo di tessuto lo consente. Trattandosi di tessuti che non si possono lavare, tamponate prima con dell’acqua tiepida ma, se le macchie persistono, usate una soluzione di ammoniaca. Sui tessuti lavabili potete provare prima a tamponare con dell’acqua ossigenata.

Macchie su moquette e tappeti: è importante intervenire immediatamente, prima sull’eventuale parte non assorbita, poi, se avete a disposizione un sifone da selz, spruzzate subito sulla macchia, oppure tamponate accuratamente con sola acqua fredda e asciugate immediatamente con della carta assorbente. Quando usate un qualsiasi sistema di pulitura, ricordate di non usare lo smacchiatore direttamente sulla macchia, ma verificate in un angolo o in una parte meno visibile per evitare di provocare danni maggiori. Come indicato sopra, per tamponare usate un pezzo di tela di cotone umida. Se rimangono degli aloni dopo la smacchiatura, passate la moquette o il tappeto con un shampoo secco.  Se non riuscite ad ottenere alcun risultato e la macchia rimane fate eseguire un lavaggio da personale specializzato. Nel capitolo “Macchie dalla A alla Z” sono indicati i metodi di intervento adeguati al tipo di macchia.  

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