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Lavorazione del legno

Il legno è il materiale che prima di ogni altro è stato utilizzato dall’uomo perchè prodotto naturale proveniente dalla terra. Grazie alla sua malleabilità è stato usato per comporre oggetti per gli usi più svariati: luoghi di dimora, suppellettili per casa, utensili per il lavoro, mezzi di trasporto, oggetti artistici e purtroppo anche armi. A seguito dello sviluppo tecnologico ed alle conoscenze delle diverse caratteristiche che ogni essenza arborea possiede, la lavorazione del legno ha avuto sempre più ampio impiego nei vari campi e/o settori confacenti l’essere umano come l’edilizia, mobili e molti altri prodotti rientranti nella vastissima gamma dei creati provenienti dalla cellulosa. Naturalmente per la totalità o quasi dei prodotti derivanti dalla lavorazione del legno un ruolo fondamentale l’assume il FALEGNAME.

Prevalentemente e salvo eccezioni, le categorie dei legni si dividono in tipo duro (originato con alberi da latifoglie) e tipo tenero (con alberi da conifere). A causa dell’enorme lavorazione del legno effettuata nei secoli e riconoscendo il ruolo fondamentale che hanno le foreste per la vivibilità dell’uomo sul pianeta Terra, la materia prima è diventata via via sempre più rara e preziosa. Per rispondere proporzionalmente al crescente bisogno sono stati introdotti nel campo della lavorazione del legno prodotti composti, derivati del legno, come ad esempio: compensato, truciolare, cartonfibra, multistrato, lamellare, pannelli di fibra (MDF).

Questi derivati sono molto impiegati dai FALEGNAMI perchè rispondono molto bene grazie alle loro caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni meccaniche, non si deformano facilmente come accade con il legno massello e non richiedono notevoli tempi di stagionatura.

Il legno genuino prima di essere impiegato per i diversi prodotti finali è offerto principalmente in tavole provenienti da tagli ben specifici dei tronchi. Codesti si identificano in TAGLIO TANGENZIALE (quasi tutto il legno viene così commercializzato perchè è il metodo più semplice ed economico anche se la tavola non è la migliore qualitativamente); in TAGLIO QUARTO (effettuato con macchina multilame, è un procedimento più costoso però il risultato è un prodotto meno deformabile ed esteticamente migliore); Il TAGLIO RADIALE (è concettuale ma non realizzabile in termini pratici).

Il tipo di prodotto finale che il FALEGNAME deve garantire condiziona la scelta del tavolame che avrà minore o maggiore qualità (deformabilità e aspetto) dipendente dal tipo di taglio da cui proviene (tangenziale o quarto-radiale). La lavorazione del legno è tanto intensa che il prodotto della segheria non può essere stagionato, salvo alcuni casi rari, tramite il metodo naturale ma avviene attraverso sistemi più celeri e cioè con l’essiccazione in forni preposti. Un bravo ed esperto FALEGNAME prima di eseguire lavorazioni del legno fa molte valutazioni sulla scelta del legname affinchè il prodotto finale (serramento, pavimento, mobile) rivesta le norme della buona esecuzione e della regola dell’arte. Quando sceglie la materia base tiene conto non solo dei tagli ma anche della “provenienza” perchè ad esempio l’essenza dura è pesante e ritira maggiormente invece quella morbida è più leggera e ritira meno. Inoltre il FALEGNAME pensando anche alla destinazione ultima del manufatto prevede indicativamente quanto gli agenti esterni (caldo, freddo, umido, arido) potrebbero influire sulla sua durevolezza e non trascura il tipo di trattamento da conferirgli.

Di seguito sono elencate le principali caratteristiche o proprietà riscontrabili del legno le quali gli conferiscono più o meno valore:

  • Fendibilità: inclinazione di separazione longitudinale (nel verso delle fibre legnose).
  • Attitudine al taglio: proprietà di resistenza delle fibre legnose all’essere intersecate.
  • Flessibilità: tendenza alla conservazione della forma a seguito di azione meccanica.
  • Pulitura: proprietà di concessione all’azione di levigatura e pulizia.
  • Plasticità: capacità di conservazione di una forma esercitata a pressione, tipica industriale.
  • Igroscopicità: attitudine all’assorbimento di acqua, vapori, umidità.
  • Aspetto: doti che riguardano prevalentemente il colore e l’odore.

Anche se la lavorazione del legno come sopra citata può includere una vastissima gamma di operazioni, esse principalmente si possono riepilogare con le seguenti tecniche di esecuzione: carpenteria, ebanisteria e intarsio.          

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