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Abutilon è un genere con moltissime specie (circa 100), originarie delle zone caldo-temperate dei diversi continenti (esclusa l’Europa). Di queste solo due vengono generalmente coltivate all’aperto nelle aree a clima mite: A. megapotamicum e A. vitifolium.

Il primo è un arbusto sempreverde che fiorisce dalla primavera all’autunno con fiori gialli e rossi; il secondo è un arbusto vigoroso semi-persistente, con fiori il cui colore spazia dal bianco al blu, al violetto; entrambe non sono profumate.

Abutilon può essere impiegato anche per ornare pareti, colonnati e per formare piccoli pergolati.

Abutilon vitifolium (a sinistra) e A. megapotamicum (sotto).

Entrambe le specie trattate non sono resistenti al freddo e quindi vanno coltivate in climi temperato-caldi ricorrendo, se necessita, al ricovero in serra dal tardo autunno alla primavera.

In particolare ad A. megapotamicum deve essere garantita un’esposizione in piena luce, mentre A. vitifolium può sopportare anche luoghi leggermente ombrosi. Questa esigenza in fatto di luminosità deve essere rispettata anche negli ambienti di riparo invernali.

Evitare i ristagni è importante

Soprattutto nel corso del primo anno dall’impianto, Abutilon richiede molta umidità, ma vanno evitati assolutamente i ristagni idrici.

Abutilon gradisce quelli ben drenati, leggeri e fertili.

Le specie appartenenti a questo genere (in particolare A. megapotamicum) sono sensibili alle basse temperature, quindi nei climi temperati vanno esposte a sud e a ovest, proteggendole dai venti mediante un muro. È importante che non subiscano forti gelate, soprattutto nel primo anno dopo la messa a dimora.

Qualora non si abbia la possibilità di garantire posizioni riparate durante la stagione invernale, sarà meglio coltivare gli arbusti in grossi vasi (fornendoli di sostegni) che facilmente potranno venire ritirati in androni o serre. In questo caso occorre scegliere un terriccio che non provochi ristagni d’acqua, in quanto mal sopportati.

Una buona miscela per vasi può essere composta da sabbia mescolata con parti uguali di torba, terra di foglie e terra di prato.

Pur temendo i ristagni d’acqua, gli esemplari del genere Abutilon richiedono una notevole dose di umidità, per cui andranno annaffiati generosamente, soprattutto in caso di siccità e nel primo anno di impianto. Entrambe le specie sopra citate vanno riparate dal freddo, magari trasferendole, se piantate in vaso, in serra.

Potatura

In aprile si eliminano i getti danneggiati dal freddo e il legno vecchio, si accorciano i rami troppo vigorosi e si sfoltiscono le parti troppo addensate.

Da luglio a settembre tramite talee semilegnose con piede; possono anche essere utilizzate talee di legno maturo prelevate in primavera.

Attenzione agli insetti che possono attaccare l’Abutilon

Oltre al pericolo causato dai ristagni d’acqua, Abutilon può essere attaccato da diversi insetti. Particolarmente pericolose sono le cocciniglie e occorre intervenire prontamente con un prodotto specifico qualora le foglie presentino sintomi di infestazione (molto dannosa per lo sviluppo della pianta).

Indice: Abutilon
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