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RICICLAGGIO DEI BENI DUREVOLI

DESCRIZIONE DELLE FASI DI RICEZIONE, CATALOGAZIONE, STOCCAGGIO E MESSA IN SICUREZZA DEI BENI DUREVOLI “BIANCHI” (FRIGORIFERI, LAVATRICI ECC.) E “BRUNI” (TV, COMPUTER ECC.). DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO DI TRATTAMENTO E RICICLAGGIO DEI FRIGORIFERI DISMESSI:

Al momento dell’entrata nell’impianto, i frigoriferi vengono scaricati nell’area di stoccaggio appositamente predisposta, antistante la zona di triturazione, per una prima catalogazione consistente in:
1. suddivisione tra i beni che hanno il circuito refrigerante integro, che vengono avviati alla rulliera di aspirazione del gas, e quelli che invece presentano rotture e sono privi di gas, che vengono avviati alla rulliera di disassemblaggio per l’asportazione del compressore, delle giunzioni e delle eventuali parti in vetro;
2. suddivisione per tipologia (domestici, industriali);
3. suddivisione per tipo di gas refrigerante (R12, R22, R134A ecc.);

La movimentazione dei frigoriferi dismessi richiede particolari forme di protezione onde evitare che venga compromessa l’operazione di recupero dei componenti ed il rilascio nell’atmosfera dei gas refrigeranti (CFC dai circuiti refrigeranti) o degli oli. Pertanto le operazioni di scarico vengono effettuate con l’ausilio di carrelli elevatori dotati di pinze a pressione variabile in grado di movimentare i frigoriferi senza compromettere il circuito di refrigerazione.

Successivamente si possono distinguere le seguenti fasi:

A) FASE DI PREPARAZIONE DEI FRIGORIFERI:

I frigoriferi con il circuito refrigerante integro, a gruppi di 5/10, vengono posti sopra una rulliera in maniera tale che uno dei due tubi del compressore riposti sul retro si trovi nella parte più bassa. In questo tubo viene applicata una pinza di estrazione che aspira tramite una pompa il contenuto del compressore e del tubo di refrigerazione; un manometro controlla questo ciclo di aspirazione.

Il materiale estratto viene stoccato in un serbatoio della capacità di circa 40 litri dove per mezzo di un sistema di riscaldamento si separa l’olio dal gas. Il gas si aspira e si stocca in bombole particolari, l’olio raccolto per gravità si stocca in un contenitore.

B) FASE DI TRITURAZIONE E SEPARAZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA (Impianto di triturazione della TPA TRITURATORI SRL) :

I frigoriferi svuotati del compressore, delle giunzioni e delle eventuali parti in vetro, nella quantità di circa 20 pezzi/ora, vengono posti su un nastro trasportatore a tapparelle metalliche e convogliati alla prima fase di triturazione.

Questa prima fase di triturazione e riduzione volumetrica è composta da 2 trituratori:

  • il primo trituratore è un bi-albero con lame di spessore 50mm, qui il frigorifero viene fatto a fette della larghezza di circa 50mm e della lunghezza di circa 230mm.
  • il secondo trituratore è un quadrialbero (mod. SG 1300) completo di lamiera forata; in questa fase di triturazione il frigorifero viene ridotto totalmente alla pezzatura variabile da 20 a 30mm.

B1) SEPARAZIONE DEL FERRO :

In questa fase tutto il materiale triturato viene trasportato da sotto le macchine verso l’esterno per mezzo di un nastro trasportatore vibrante in acciaio inox. Sopra il nastro, nella parte terminale, è posizionata una calamita (mod. Overbelt) che ha la funzione di attrarre tutto il materiale ferroso per poi riporlo sopra un nastro trasportatore che scarica il materiale in un cassone.

Il materiale restante (plastica, rame, alluminio, poliuretano) viene incanalato dal nastro trasportatore alla fase di separazione del rame e dell’alluminio.

B2) SEPARAZIONE DEL RAME E DELL’ALLUMINIO:

Il materiale passa dal nastro di estrazione ad una canala vibrante che lo conduce ad un separatore a correnti parassite, il quale, grazie ai vari campi magnetici in gioco, permette di estrarre rame ed alluminio, che vengono stoccati in un cassone di raccolta, mentre il resto procede alla fase di polverizzazione.

B3) MACINAZIONE E POLVERIZZAZIONE :

Il materiale rimanente, plastica e poliuretano, viene ridotto ulteriormente tramite un mulino del tipo tradizionale per plastiche con una pezzatura finale variabile da 10mm a l2mm. Una coclea di trasporto porta il materiale non estratto dal separatore a correnti parassite al mulino insonorizzato, la cui estrazione è costituita da un’ulteriore coclea che condurrà la polvere creatasi al separatore rotante per la fase di depolarizzazione.

B4) DEPOLVERIZZAZIONE:

Questa fase ha lo scopo di separare il poliuretano dalla plastica ed inviarlo al silos di stoccaggio, dove da qui, poi, tramite una coclea viene calcolata una pressa bricchettatrice. Il processo avviene prendendo il materiale dal mulino e trasportandolo al separatore rotante, dove, sfruttando un giro particolare d’aria, si riesce a separare la plastica (più pesante) dal poliuretano (più leggero).

Inoltre per garantire una migliore estrazione del poliuretano, l’impianto viene dotato di molteplici prese di aspirazione, sparse nei punti chiave e che conducono tutte al silos di raccolta e scarico in bricchettatrice.

C) ASPIRAZIONE DEI GAS

L’impianto della TPA Trituratori Srl può essere suddiviso principalmente in due momenti: il primo quello di triturazione-polverizzazione ed il secondo quello di recupero del gas e del poliuretano.

In questo secondo momento si va a trattare l’aria ed i gas R11 e Pentano (e tracce di R12 ed ammoniaca) aspirandoli nei vari punti all’interno dell’impianto stesso ossia nella piramide di triturazione, a valle dei pulitori rotanti, a valle del silos di raccolta del poliuretano ed a valle del pistone di compressione della bricchettatrice.

Il processo prevede che tutta l’aria inquinata venga fatta passare all’interno di torri di condensazione criogeniche in modo che avvenga la condensazione dei freon contenuti; l’aria trattata (ora pulita) viene ricondotta nell’impianto di triturazione, mentre i gas condensati vengono stoccati in un serbatoio

DESCRIZIONE DEL TRATTAMENTO DELLE LAVATRICI, LAVASTOVIGLIE, CUCINE ECC.

Al momento dell’entrata nell’impianto, gli elettrodomestici vengono scaricati nell’area di stoccaggio appositamente predisposta antistante la rulliera di disassemblaggio.

Le operazioni per la messa in sicurezza prevedono:

  • l’asportazione di parti mobili (pesi in cemento, motori, cavi elettrici, cestello, pompe, ecc.)
  • la rimozione dei condensatori con o senza PCB (policlorobifenili).

I policlorobifenili (PCBs), eventualmente contenuti nei condensatori (in quantità che variano tra 30 e 90 grammi per ciascuna unità), devono essere separati e raccolti per essere avviati ai centri specializzati di trattamento.

Il piombo, noto per le sue proprietà (buona lavorabilità, resistenza alla corrosione e alla erosione, costi contenuti), si può trovare nei rivestimenti plastici (PVC) dei cavi elettrici. I componenti contenenti piombo devono essere separati prima di qualsiasi trattamento.

Pertanto, riguardo alle modalità operative, bisognerà verificare che durante la messa in sicurezza delle apparecchiature tutte le componenti ambientalmente critiche siano state avviate al relativo settore di stoccaggio.

Le operazioni finali consistono nella frantumazione della carcassa con separazione di metalli ferrosi e non, plastiche e materiali a contenuto energetico.

DESCRIZIONE DEL TRATTAMENTO DEI TELEVISORI , DEI COMPUTERS E DI ALTRE APPARECCHIATURE ELETTRONICHE.

Al momento dell’entrata nell’impianto, i televisori , i computers e le altre apparecchiature elettroniche (videoregistratori, stampanti, fotocopiatrici, telefoni cellulari, piccoli elettrodomestici, ecc.) vengono scaricati nell’area di stoccaggio appositamente predisposta, antistante la rulliera di disassemblaggio.

Si procede suddividendo i televisori ed i monitors dei computer dalle altre apparecchiature elettroniche poiché contengono il tubo catodico che necessita di un trattamento particolare a causa della presenza di polveri fluorescenti.

TRATTAMENTO DEI TELEVISORI E DEI MONITOR DEI COMPUTERS

I televisori ed i monitor vengono disassemblati sulla rulliera. Le parti recuperabili quali plastica o legno della carcassa esterna, alluminio dalla fascia di tenuta dello schermo, metalli ferrosi e non, cavi elettrici e schede, vengono stoccati in appositi contenitori ed avviati al recupero; i componenti pericolosi come i condensatori, vengono stoccati e poi avviati allo smaltimento ed il tubo catodico viene trattato in un impianto idoneo come di seguito descritto.

IMPIANTO DI TRATTAMENTO DEI TUBI CATODICI

L’impianto di trattamento dei tubi catodici della TPA Srl viene utilizzato per la separazione degli schermi in due parti: il vetro frontale e la parte posteriore del tubo catodico. Questa separazione ha due scopi principali:

  • la pulizia del vetro frontale;
  • il recupero delle polveri fluorescenti.

Descrizione dell’impianto.

L’impianto può essere previsto per il lavoro con una singola postazione di lavoro (1 schermo alla volta) oppure con due postazioni di lavoro contemporaneo (2 schermi alla volta).

Dopo la separazione dalla carcassa esterna, i video vengono forati al fine di eliminare il “sottovuoto” e far cadere le polveri sullo schermo frontale. A questo punto i video vengono posizionati sull’impianto GWC per effettuare il trattamento e separazione.

I video vengono posizionati su degli appositi sostegni, ad altezza regolabile, ove avviene il trattamento. Si posiziona, attorno allo schermo, il filo di taglio, costruito in una particolare lega, il quale provvede ad una separazione termica dello schermo. Durante la fase di taglio l’area di posizionamento dello schermo è zona chiusa e l’aria è completamente aspirata al fine di catturare le eventuali polveri disperse durante il taglio.

Da questa separazione si ottengono due parti, di cui:

  • “vetro bianco” derivante dallo schermo anteriore e contenenti ancora polveri fluorescenti;
  • “vetro nero” con attaccato il tubo catodico purificato e pronto per l’accantonamento nell’apposito contenitore.

Il “vetro bianco” viene spostato in un’ulteriore spazio di lavorazione per la purificazione delle polveri fluorescenti. Durante la fase di pulizia si potrà procedere al taglio di un nuovo schermo in quanto la postazione di taglio è libera.

La purificazione del vetro bianco avviene tramite l’aspirazione con apposito aspiratore delle polveri di fosforo. La polvere viene raccolta su un contenitore a filtri e smaltita successivamente. Il vetro, perfettamente aspirato, viene accantonato nell’apposito contenitore e rivenduto come vetro puro.

TRATTAMENTO DELLE APPARECCHIATURE ELETTRONICHE

Le apparecchiature elettroniche quali componenti dei computers (tastiere, case, casse ecc.), stampanti, fotocopiatrici, videoregistratori, videogames, , telefoni cellulari, piccoli elettrodomestici (ferri da stiro, aspirapolvere, phon, radioline ecc.) ecc. vengono disassemblate manualmente da personale appositamente preparato: si procede con l’asportazione delle parti recuperabili quali cavi, plastiche, legno, metalli ferrosi e non, schede, toner e cartucce ecc. che vengono stoccate in contenitori appositi ed avviati al recupero; le parti non recuperabili quali pile, accumulatori, condensatori ecc. vengono stoccate ed avviate allo smaltimento presso centri specializzati.

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